In questi mesi di letture e ricerche sono incappata più volte in articoli che parlano in termini molto positivi degli effetti che ha l’abitudine di scrivere alcune pagine ogni giorno. Una volta ne abbiamo già parlato, qui .

Successivamente ho trovato tanti altri spunti, ed è venuta ora di parlarne di nuovo. La prima fonte è Julia Cameron l’autrice di The artist’s way.  Vedo ora che ci sono su amazon alcuni testi aggiuntivi per scrivere le ormai famose morning pages.

Da quel poco che so (non ho ancora iniziato ma credo lo farò), si tratta di alzarsi venti/trenta minuti prima di tutta la famiglia o del proprio orario solito e subito mettersi a scrivere quello che viene in mente. Per 3 pagine, Né di più, né di meno. Scrivere di getto, quello che passa per la testa, senza giudizi, senza riflessioni. Me l’ha fatta conoscere Little Coffee Fox, attivissima e strenua propagatrice del Bullet Journal, io la ritrovo con contenuti sempre interessanti ogni mattina su Facebook. Trovate qui il suo articolo che racconta per bene cosa sono le Morning Pages.

Oggi però voglio parlarvi  di un articolo che ho trovato su Medium, luogo di norma estraneo al nostro mondo, scritto da uno studioso della psicologia delle organizzazioni, dal titolo: Perché tenere un diario giornaliero può cambiare la vostra vita. Boom!

L’articolo lo trovate (nel frattempo rimosso da medium, 27.05.2018) ma per chi non ha tempo o fatica con l’inglese lo riassumo con molto piacere. Spero non vi farete spaventare dalla lunghezza: prendetevi 10 minuti, una bibita fresca, accendete il ventilatore e magari un po’ di musica.

Partiamo.

Il ragionamento comincia dalla constatazione abbastanza universale a tutte le latitudini sulla quantità di obiettivi che ci diamo e puntualmente disattendiamo. Dal coltivare di più la propria salute ad essere più presenti coi propri cari, dal cominciare a fare sul serio con quella cosa che ci viene proprio bene, all’imparare meglio o da zero una nuova lingua, essere più pazienti, o più organizzati.
Quale che sia il nostro buon proposito, sappiamo che c’è una distanza immensa fra il dire e il fare. Anzi, pare che la distanza fra quello che ci siamo prefissati e quello che facciamo sia fonte di stress e scontentezza aggiuntiva.

La vita è troppo piena, troppo occupata, e non c’è il tempo di dedicarsi a tutte le cose che vorremmo cambiare.

Come se ne esce?

Nel libro The Power of Habit, Charles Duhigg  parla di “abitudini-chiavi di volta”, piccolissimi cambiamenti che introdotti nella propria routine hanno il potere di trasformare anche aspetti che non hanno nulla a che farci. E qui arriviamo all’abitudine di tenere un diario ogni giorno.

L’autore sostiene che tenere un diario è il più potente ed efficace fra tutti le abitudini-chiavi di volta che uno potrebbe intraprendere.

Se fatto correttamente potrebbe avere effetti su ogni aspetto della vita e l’autore dice convintamente che nel suo caso il tenere un diario è stato il fattore numero uno di tutto quello che ha fatto bene alla sua vita.

Affermazione forte, vero? Siete ancora lì o vi state già preparando per venire a comprarvi il vostro quaderno nuovo? Aspettate, andiamo avanti a sentire cosa dice.

1. Tenere un diario rafforza il potenziale creativo

Per sostenere questo punto ricorda quanto della nostra vita dipende e risponde al volere degli altri, come ingranaggi esterni che ci fanno muovere,  rispetto a cui le nostre azioni volontarie non sono che reazioni.

Fermarsi a scrivere diventa un momento di riappropriazione del proprio tempo e della propria volontà, e libera la strada al flusso della nostra creatività.

2. Tenere un diario accelera la capacità di esprimere i propri obiettivi e sogni

Il consiglio è di usare il diario al mattino per rivedere e perfezionare sia le cose da fare nella giornata sia la visione più ampia e i grandi sogni.

Man mano che si riscrivono gli obiettivi quotidianamente, si imprimono nella nostra mente inconscia e cominciano a formare il nostro mondo interiore, e da qui partono per diventare la nostra realtà esterna!

3. Tenere un diario è un mezzo di recupero quotidiano

In questo punto descrive la fatica che si fa, una volta tornati a casa dopo la giornata lavorativa, a smettere di pensarci e staccare, e essere completamente presenti con i propri cari.

Ma ecco che arriva in soccorso il diario. Alla fine della giornata, riaprirlo e rivedere la lista delle cose da fare quel giorno, appuntare (e esserne soddisfatti) le cose fatte, e quello che va rimandato al giorno successivo, scrivere cosa si è imparato e provato, poi su cosa ci si vuole concentrare il giorno dopo. Una volta finito, non pensarci più fino al giorno successivo, come una liberazione.

4. Tenere un diario produce chiarezza sul proprio percorso

Scrivendo mattina e sera ci si accorgerà presto delle incongurenze nella propria vita. E’ un potente facilitatore di self-discovery: non solo ci si chiariscono le idee sul percorso che si sta facendo, ma aiuta la caapcità di prendere piccole e grandi decisioni.
 Nelle pagine del diario c’è il futuro che stiamo creando per noi stessi. Noi siamo i creatori della storia della nostra vita, noi possiamo creare la vita che vogliamo.

5. Tenere un diario chiarisce le emozioni
Molti studi recentemente hanno dimostrato che tenere un diario riduce lo stess. Per un elenco a colpo d’occhio di tutti i benefici, cliccare qui.
  • Riduzione della dispersione e della distrazione
  • Aumento della focalizzazione
  • Maggiore stabilità
  • Maggiore capacità di imparare, riordinare e agire
  • Tenere fermi i pensieri in modo da poterli modificare
  • Rilasciare pensieri e emozioni represse
  • Empowerment
  • Mettere in maggiore connessione il pensiero interiore e gli eventi esteriori
  • Lasciare andare il passato
  • Rivivere il passato attraverso la mente cresciuta e adulta

In uno stato di forte intensità emotiva fermarsi a scrivere aiuta a rimanere presenti e comprendere cosa si sente. Dopo avere scritto un po’ si troverà sollievo e tornerà l’oggettività, fino a riuscire ad superare il momento peggiore.

6. Tenere un diario fa ingranare lo studio.

Dimentichiamo quasi tutto di quello che leggiamo e sentiamo. Ma quando scriviamo le cose che impariamo, ricordiamo molto meglio: il semplice fatto di scrivere le cose aumenta lo sviluppo cerebrale della memoria. Neurologicamente quando si ascolta qualcosa una parte diversa si attiva rispetto a quando si scrive. La memoria dal sentire ad esempio non discrimina le informazioni importanti da quelle non importanti, scrivere invece crea degli spazi fra i pezzi di informazione importanti e quelli non importanti.

7. Tenere un diario aumenta la gratitudine

Anche se si comincia a scrivere di cattivo umore, lo scrivere in un modo sottile sposta la mente verso la gratitudine. Quando poi si scrive cose per cui si è grati, nuovi spazi si spalancano nella mente e si verrà catturati dallle meraviglie della vita in generale.
Il tenere un diario della gratitudine è provato sia un buon modo per superare numerosi blocchi psicologici. Per un elenco dei benefici che discendono dal coltivare un atteggiamento di gratitudine, vi rimando qui.

8. Tenere un diario potrebbe farvi diventare degli scrittori.

Aiuta a sviluppare l’abitudine di scrivere, a scoprire il proprio stile, a dare forma alle idee, a produrre pezzi che si possono utilizzare in altri momenti di scrittura.

9. Tenere un diario è registrare la storia della propria vita.

Non basta ancora? L’autore si ferma ma alla fine dell’articolo elenca altri 19 benefici, è evidente che gli elenchi gli piacciono molto.

Un articolo lungo, un po’ serioso forse, ma a me questi discorsi piacciono, mi rassicurano e mi alleggeriscono. Una volta finiti, mi prendo il mio tempo con le mie agende con meno sensi di colpa. E voi mica starete ancora lì a leggere, correte a scrivere!