Pantone n 1234567, grigio Francoforte (sul Meno).

 

Sono tornata ieri sera a mezzanotte,  due giorni alla fiera Paperworld e Creativeworld (e Christmasworld e Floradecora, viste di sfuggita). Ho macinato chilometri fra gli stand, sedendomi sfinita ogni tre ore circa, cercando di riprendermi mangiando cibo orribile, rialzandomi e camminando ancora.

Oggi non riesco a alzarmi sul divano, e ci sto tutto il dì senza sensi di colpa. Scrivo sul sito dal cellulare, distesa.

Insomma la fiera dicevamo. Ecco. Dunque. Mi ero immaginata di scrivere un post entusiasta pieno di prodotti strabilianti e novità da aspettare con la fregola, e invece non posso scriverlo. Non mi viene in mente niente che mi abbia davvero entusiasmato. Le cose di cartoleria sempre le stesse, articoli per la scuola in giro da quando ci andavo io (e ho detto tutto), libri da colorare e penne per il brush e handwriting che ok una volta te le compri, ma poi dopo lo sai che non te ne fai niente, quaderni e carte con design brutti, o bruttissimi.

Naturalmente è questione di gusti. All’aeroporto alla partenza ho trovato per caso delle ragazze che facevano alla fiera i miei stessi giorni e sono tornate molto soddisfatte. Io no, non ho trovato quello che andavo cercando.

E adesso appena mi ripiglio dalla stanchezza sarò contentissima perché se non c’era quello che piace a me vuol dire che me lo devo inventare.

Paperness si ributta nel mondo reale il 19 febbraio, a presto!