Cara amica che entri per la prima volta in negozio attratta dai colori e cominci a guardarti intorno pensando a chi potresti regalare qualcosa. La bambina di tua sorella, la nipote di tuo cugino di secondo grado, quella ragazza figlia di tuoi amici che farà la maturità fra tre anni.

Cara amica che credi di non avere l’età per metterti a decorare l’agenda, che sai che ci sono cose più serie di cui occuparti, che hai un’idea ben precisa di come deve comportarsi un adulto. Vieni qui, ascolta.

Le cose che ti stanno facendo brillare gli occhi non sono pensate per bambine piccole, per ragazze che vanno a scuola, per chi può ancora permettersi di giocare: le cose che vedi qui  sono pensate per te. Ti piace quel quaderno con la barchetta, quella scatolina di penne di tutti i colori, gli adesivi con le sirene e iil washi tape coi tavolini e le sedie? Prenditeli, portali a casa con te.

Non devi spiegare niente a nessuno, non devi giustificare neanche a te stessa di aver fatto questa spesa. Se ci pensi bene, non avevi bisogno neanche dell’ennesimo paio di sandali, del decimo rossetto, di quella borsa appena più grande o appena più blu dell’altra che hai preso due anni fa.

Una volta a casa, quando hai finito di preparare la cena, mettere a posto, ascoltare quelli a cui devi dare attenzione, puoi metterti comoda e per esempio cominciare a scrivere sul quaderno che ti sei comprata: come ti chiami e che cosa hai fatto di bello oggi. Che hai trovato un posto in cui ti è sembrato di tornare bambina e che effettivamente, a ben pensarci, ne hai tutto il diritto. Che ti sei comprata degli adesivi che ti tieni per te e appiccicherai come e quando ne avrai voglia. Che a dirla tutta quell’idea di te sempre razionale ed accettabile ultimamente ti stava risultando più pesante del solito. Che ti sta venendo in mente com’eri da ragazza quando tutto era ancora da immaginare e che quella ragazza da qualche parte dentro di te esiste ancora.

Oppure ancora meglio: scrivi un po’ quello che ti pare, senza che te lo dica io. Ricordi, speranze, sfoghi oppure impegni, scadenze, conti. Usa una penna colorata oppure nera. Attacca qualche ritaglio o una striscia di washi tape strappato a mano. Copia una citazione. Respira.

Puoi anche non scrivere niente, appicciare le cose l’una all’altra, o guardarle e basta.

Sei viva. Sei libera. Sei fortunata. Festeggialo nel modo più primordiale che c’è: gioca.